E quasi tutti diranno che è tornata la Primavera, che in realtà non se n'era mai andata! Il mese di aprile in particolare, rappresenta la transizione tra l'inverno che si ritira e l'estate in embrione, ed è per questo che fasi meteorologiche di segno diametralmente opposto si alternano solitamente con estrema facilità, in particolare ad alta quota. C'è in ogni caso una frequenza maggiore di tali eventi negli ultimi decenni ?
Quante cose racconta una carta meteorologica o un'immagine da satellite?
Il riquadro bianco dell'immagine a colori qui sotto, che mostra le anomalie di temperature di lunedì pomeriggio 4 aprile (anche se in effetti era una previsione), si riferisce più o meno alla stessa area dell'immagine da satellite che appare più sotto assieme alla riproposizione ingrandita del riquadro stesso.
Carta delle anomalie di temperature lunedì 4 aprile secondo il modello globale GFS modificata dall'originale disponibile tramite il portale wxcharts.com
L'aria decisamente fredda arrivata sulla Francia sabato è appena stata "risucchiata" da un piccolo centro di bassa pressione a sud del Portogallo e dal rinforzo dell'Anticiclone delle Azzorre. In questa azione congiunta, la massa di aria fredda è stata rapidamente avvettata verso le isole Azzorre e verso le isole Canarie, in un moto "retrogrado" davvero importante.
C'è da considerare che le masse d'aria si sono messe in moto più o meno dai paesi baltici un po' di giorni fa e, dopo essere scese di latitudine, hanno ormai percorso migliaia di km anche in direzione ovest. Da lì poi quella stessa massa d'aria andrà ad interessare addirittura l'Africa occidentale e settentrionale.
Aria mite atlantica sta entrando con forti venti nord-occidentali sull'Europa centrale e troverà un punto debole nel quale infilarsi proprio sulla Francia, sulla Germania e sull'Italia dove stazione aria ancora piuttosto fredda ma "abbandonata a se stessa" e non supportata da un sistema sinottico che possa garantirne la permanenza.
Nell'animazione sotto si vede proprio quanto appena descritto sopra. Ciò nonostante, la barriera delle Alpi, come sempre capita, non permetterà al flusso di scalzare completamente l'aria preesistente, e un po' di aria fresca nei bassi strati rimarrà sottovento al sistema alpino per qualche giorno ancora.
Nel frattempo, la bassa pressione scandinava nel suo vivace moto antiorario porterà venti freddi verso l'Islanda e l'Atlantico settentrionale ma al contempo aiuterà a smantellare in poche ore l'aria fredda presente sui Balcani e sull'est europeo favorendo l'ingresso del flusso mite atlantico.
E tutti diranno che è tornata la Primavera, che in realtà non se n'è mai andata! La primavera, ed in particolare il mese di aprile, rappresenta la transizione tra l'inverno che si ritira e l'estate in embrione, ed è per questo che fasi meteorologiche di segno diametralmente opposto si alternano solitamente con estrema facilità, in particolare ad alta quota.
Il volto invernale della primavera sulla cima del Veliki Sneznik (1796 m), vetta più alta delle Alpi Dinariche settentrionali, il 3 aprile 2022. Foto Renato R. Colucci
C'è una frequenza maggiore di eventi di freddo tardivo negli ultimi decenni ? forse ! E' colpa del riscaldamento globale? potrebbe essere anche questo un po' vero, anche se la complessità del sistema climatico è tale da non lasciare sempre individuare in maniera evidente le cause alla base di cambi di pattern di lungo periodo.
Peraltro, le nevicate di primavera in aprile erano abbastanza comuni anche in passato quando faceva generalmente più freddo, e capitavano anche alla quota delle pianure e delle coste dove invece ormai nevica raramente anche durante l'inverno. Quello che sicuramente non capitava in aprile, o capitava molto... molto raramente, erano le avvezioni calde con temperature che puntano i 25-30°C.
Ecco, questo sì è sicuramente un effetto del riscaldamento globale in atto. Le proiezioni e gli scenari climatici indicano tra gli effetti più importanti, oltre a quello dell'aumento delle temperature medie del pianeta a cui si associano poi fusione dei ghiacci continentali e marini ed aumento del livello del mare, anche l'aumento degli eventi estremi. In effetti, però, andrebbe specificato che per aumento degli eventi estremi si intende l'aumento degli eventi estremi a matrice calda, motivato dal fatto che un'atmosfera mediamente più calda incide in maniera importante sul ciclo idrologico e sulla turbolenza in troposfera.
Carta (modificata) delle anomalie di temperatura tratta da www.wxcharts.com
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